29 dicembre 2011

I swear

In questo momento...mi manca il respiro. Fà male se immetto aria nei polmoni. Non è un male fisico e più come la sensazione di venir schiacciati da un masso, all'altezza del torace. Fa male, ma devi respirare.
Vorrei smettere di respirare.
Ho gli occhi un pò appannati. Non sto piangendo. E sono sicura che, dai miei occhi, non uscirà neanche una lacrima. Però dentro sto piangendo. Come è possibile che sento me piangere a dirotto, anche se non ho le guance rigate e gli occhi rossi?
Vorrei smettere di piangere.
Sono vuota. Rassegnata. Delusa. E provo così tanto odio. Verso me stessa...verso la creatrice di questa situazione. Se fosse diversa, io sarei diversa? Forse si, forse no.
Vorrei che il mio corpo parlasse del mio dolore. Quello che non riesco a far capire anche se mi metto a urlare.
Vorrei che mi guardasse e piangendo mi dicesse "Scusami per tutto quello che ti ho sempre detto. Sei bellissima. Sei perfetta. Non ti voglio diversa".

Succederà. Il mio corpo solo ossa e pelle. Segnato da una lama premuta sulla pelle. Sottile e fragile.
Un foglio di carta su cui si leggerà una storia....e giuro che sarà l'ultima cosa che farò.



Faccio gli auguri di buon anno a chiunque passi, anche per caso, e legga le due parole insulse che ho scritto.
Ci si vede il primo del 2012. E da lì sarò presente...anche se sarò sola.

24 dicembre 2011

Aspettando la fine

Che sia la fine dell'anno che è passato...o qualunque altra cosa può passarmi per la testa.
Ma sopratutto la mia "fine". Quella definitiva, tanto sperata in certi momenti della vita.

Ho l'impressione che questo sarà il mio ultimo Natale. E' una sensazione che ho da un pò di giorni.
Però non comprendo se sia l'ultimo della mia vita o l'ultimo che potrò passare normalmente.

Proverò a godermi questa festa.

La cena del 24 siamo tutta la famiglia riunita...come non succedeva da un pò di anni. Credo che odierò il momento di mettersi a tavola. La mia famiglia ha il vizio di sovrastimare la capacità di cibo ingerito da un essere umano. Tutto sempre in grande abbondanza...da sfamare almeno 100 persone, e non la 20na che siamo.
Ma proverò a compensare con tutto il resto. Cercando di imprimermi nella testa le espressioni e solo i lati buoni di quello che è l'unico vincolo che non mi sono scelta.

5 dicembre 2011

Le parole vengono perse. I sogni riscritti sempre con una calligrafia più grande. Le speranze invece con un evidenziatore ogni volta che le si perdono.
Scrivo su fogli. Fogli strappati da quaderni vecchi. Fogli che si perdono nella stanza.
E ogni volta riscrivo cosa voglio fare, come voglio essere.
E ogni volta perdo i miei fogli volanti, diretti al futuro.
Forse è per questo che sono ancora un pò lenta. Lenta a camminare verso la strada che da tempo mi sono scritta.
Perché perdo sempre la conferma messa nera su bianco su un foglio. Un foglio che non è attaccato saldamente a un quaderno, riposto sulla mensola.