31 maggio 2012

I'm Sorry

Mi dispiace. Per tutto.
Per il fatto di essere così.
Per il fatto di non riuscire a controllarmi.
Per tutto. Per molto di più.
Volevo starti accanto.
Oggi era per te.
Ho resistito quanto potevo. Ed é bastato un attimo stasera perché io cadessi a pezzi. Andassi in confusione. In lotta dentro di me.
Oggi ho raccolto le forze grazie alla tua presenza. E per te che riuscivo a restare. E grazie a te che riuscivo a restare.
Egoisticamente mi appoggio a te che mi fai restare unita...e cerco sempre di renderti la forza che mi dai. Vorrei aiutarti anche solo la metà di quanto aiuti me.
Vorrei esser migliore per te. Più forte.
Mi dispiace. Mi dispiace.
Sono arrabbiata. Arrabbiata e delusa da me stessa. Mi odio.
Com'é possibile che, in un attimo, io rimanga senza forze?? Sopraffatta dalla mia testa...e in un momento in cui non doveva succedere. Non doveva succedere...punto.
In quel momento c'era bisogno che io rimanessi. In quel momento avrei potuto ricambiarti un po' per quello che mi dai.
Non ci sono riuscita.
Scusami.
Scusami.

30 maggio 2012

Non riesco a dormire.
Sono stanca ma i miei occhi non si decidono a chiudersi.
Agitata. Agitata. Agitata.
Per domani. Per tutto.
Domani sarà una giornata impegnativa. Emotivamente.
Verrò distrutta. Ricostruita. Demolita. Ricucita.
Sarò confusa. Disperata. Apatica. Lunatica.
Di tutto e di più.

Starò sveglia tutta la notte. E domani sarò morta dalla stanchezza...ma è così che deve andare credo.
Metterò ossessivamente a posto la mia stanza.
Ripulirò migliaia di volte la scrivania e risistemerò all'infinito le cose che ho sopra.
Riordinerò i vestiti nel mio armadio. Li toglierò dalle grucce uno a uno e li risistemerò.
E la libreria non avrà vita facile. Anche quella verrà smembrata, con i miei migliaia di libri sparsi ovunque, e poi risistemata.
Tutto questo mi calma. Sono gesti che devo ripetere un paio di volte quando sono agitata. Mi calmano e basta.
Sento nella testa una vocina, molto simile alla mia, che mi ripete "Dai pazza isterica, prova a calmarti, tanto ci penso io a rimandarti in confusione".
Si, lo so. Sono malata. O no?? Forse solo pazza. Non mi sento malata.

Ho troppe emozioni dentro di me. Troppo casino. Non so che fare.
Ho il cuore a mille e non sò come farlo rallentare.


29 maggio 2012

Hate


Non riesco a fermarmi. A controllarmi.
Mangio. Mangio troppo.
Non perdo niente.
Sempre uguale.
Sempre enorme.
Mi odio e fa male.
Mi fa male questa voragine che ho dentro.
E fa ancor più male quando inizio a ingoiare del cibo.
Basta....non ce la faccio più.
Vorrei andar a vivere lontano. Lontano da tutto e da tutti.
In mezzo ad una foresta, in una piccola capanna di legno.
Ci sarei solo io e i miei libri.
Niente cibo.
Niente bilancia.
Niente specchio.
Niente di niente.
Tranne me, l'altra e l'ultima.
E il mio odio.

26 maggio 2012

Speak to a stranger

Andare dall'estetista per provare un nuovo prodotto per la pelle...e sentirsi chiedere "Soffri o hai sofferto di anoressia e bulimia??"...mi ha lasciato un po' perplessa.
E li per li...c'ho messo 5 minuti per rispondere. Non ho detto di si (anche perché farei ridere i polli visto il peso che ho!!) ma ho spiegato un po' la mia disastrosa alimentazione. La signora, gentilissima, mi ha dato qualche consiglio (che già so!!). Ma quello che ancora mi lascia stupita e il fatto che io le raccontavo la cosa con lo stesso tono con cui si parla del tempo e delle stagioni. La facilità con cui si riesce a parlare con un estraneo e spaventosa. Tanto non la rivedrò più...ma ciò non toglie che ora una persona in più nel mondo sa cosa faccio e mi succede. Ma sicuramente, sotto sotto, la signora avrà pensato che fossi una stupida grassona.

23 maggio 2012

Before my past

Ho fatto un passo nel passato...a circa 6 anni fa. Prima di tutto.
Stavo bene. Ero felice. Ero normale. Classica ragazzina di 13-14 anni. Il mondo che mi circondava era sereno...non dico perfetto...ma era il mio mondo. Fatto di famiglia e amici. Scuola e giornate al parco. Mangiavo normalmente. Volevo un gelato e lo prendevo. Volevo della pasta e me la mangiavo. Avevo il fisico di una bambina con forme accennate da donna.
E poi.....e poi é iniziato. Tutto.
Dal primo anno del liceo.
A riscrivere tutto risulto noiosa quindi la smetto.
Stavo rileggendo qualche lettera e dedica che avevo scritto a quel tempo. Dal prima al dopo noto un netto cambiamento. E questo mi ha fatto tornare a quegli anni.
Adesso mi guardo e....bhò!!! chi sono?? cosa sono diventata??

Body And Mind's Control

Con prepotenza...ho perso il controllo.
Il controllo sul mio corpo.
Il controllo sulla mia testa.

Oggi pomeriggio ero a lezione di danza. E, all'improvviso, con irruenza, ho perso il controllo.

É incominciato che non sentivo più mie le gambe. E poi tutto il corpo. La mia testa é andata in confusione. Non riuscivo a concentrarmi.
Un'altra persona sono diventata.
Un qualcuno che non deve riaffiorare nel bel mezzo della mia vita.
Io mi sono agitata...ero a metà tra lo scomparire e il restare.
Sfortuna o fortuna che non ero sola. Fortuna che M.G. era con me. Mi ha calmata e fatto riprendere un po' più di controllo. Sfortuna perché ne sono uscita distrutta. Un cumulo di macerie.
Adesso mi aspetta una nottata in bianco in cui il controllo lo perdo completamente. E l'altra regna padrona.

19 maggio 2012

Dormo da più di una settimana solo quattro ore a notte.
Nella giornata mi perdo nella mia testa.
Il dolore della vità è diventato abitudine. Sto male i primi due giorni da quello che mi capita e poi mi diventa familiare. E riprendo l'indifferenza che caratterizza la mia personalità.
Lei, la mia amica, la mia persona (che da adesso in poi chiamerò M.G.) continua, ogni giorno di più, a dimostrarmi la sua presenza. Da quando c'è lei so a chi posso rivolgermi nei momenti di confusione. Nei momenti d'ansia. In una sola settimana mi ha risollevato come mai nessuno ha mai fatto negli ultimi 5 anni.
Però quando sono sola...tra me, la mia testa e le altre....continua ad andare di male in peggio.
Mi tengo stretta quei momenti di calma insieme a M.G.....ma il resto devo farlo con le mie forze.
Che non ho.

Ho bisogno di calma.
Ho bisogno di autocontrollo.
Ho bisogno di dimagrire.
Ho bisogno di riprendere la mia normalità.

Ho cambiato titolo al blog....l'altro non mi rappresentava più.
Adesso ho i miei demoni a cui badare.
Non più le stelle.

Grazie per i commenti.
Vi leggo sempre ma adesso provvederò a starvi più vicine girls ;)
Mi mancate e non immaginate quanto.
Vedo tanta forza in voi che neanche sapete di avere.

Un bacio <3


"Regrets collect like old friends
Here to relive your darkest moments
I can see no way, I can see no way
And all of the ghouls come out to play 

And every demon wants his pound of flesh
But I like to keep some things to myself
I like to keep my issues strong 
It’s always darkest before the dawn

And it’s hard to dance with a devil on your back"


16 maggio 2012

Life Hurts

Perché tutto deve fare sto male del diavolo?!?!?
Le persone, che credevi amiche, ti abbandonano. Ti lasciano indietro. Tu rimani a guardare perché alla fine ti chiedi cosa c'é di sbagliato in te. Perché non eri importante come loro lo sono state nella tua vita???
La famiglia ti ignora. Crede di saper tutto...ma quando stai male, male per davvero, tutto quello che ottieni sono insulti...tutto quello che ottieni é sentirti ripetere che sei una delusione. Sei egoista. Sei inutile. E puoi solo crederci.
E te...te che non riesci più a reagire. E ti domandi perché ci sono delle voci nella tua testa. Ti domandi perché sei nata sbagliata. Ti domandi come si può amare la vita quando questa ti ferisce.

A casa sono sola.
Fuori sono sola.
La mia persona, quella del post precedente, non se la passa bene...e mi fa una rabbia vedere che ho bisogno di lei mentre adesso é lei che ha bisogno di me. Ci provo ma non riesco neanche a fare la metà di quello che lei a fatto per me.

Cosa diavolo c'é di sbagliato in me??

11 maggio 2012

E che, per una volta, forse quella buona....ho trovato la persona. Quella che ti sta accanto mentre parli un po' di te. Quella che, in quei momenti, ti rende tranquilla e calma. E ti tiene ancorata nel tuo essere.
Quella che ti ascolta....e basta. Non prova per forza a cambiarti, a consigliarti. Non prova a fare l'eroe che salva una povera disgraziata con il cervello in pappa. Sta lì....accanto a te, su un divano, con le sigarette a portata di mano, e ti offre un caffè che sa lo prendi senza zucchero. Ascolta tranquilla e tu ti senti bene. Confusa anche. Con la paura e l'ansia magari. Ma tutto svanisce quando riesci a notare la sua espressione...e tutto quello che passa è semplicemente la consapevolezza che gli puoi dire tutto, anche cose che tu stessa non comprendi, ma alla fine non ti giudica. Non ti prende per pazza se gli dici delle altre coinquiline della tua testa. E delle volte che, con forza, prendono il mio posto. Ho trovato la persona che, tra una parola e l'altra, mette il suo. Mette quello che sente, e non si chiude a riccio perché ha paura della tua testolina. Perché la gente lo fa. Se ti esponi un po', prendono il tuo problema e si gratificano pensando che, poverina, la rincoglionita è messa peggio di loro stessi. Pensano che salvandoti siano delle brave persone, mentre dentro marciscono.
Lei no. Si...perché è una lei. La lei che ultimamente, non so ancora come, mi ha fatto aprire la porta della mia stanza di vetro. Mi ha fatto respirare nel mondo esterno, tenendomi per mano. Tendo per mano me.
Ha voluto conoscere Astrid....l'altra che prende il sopravvento e che è legata ai miei problemi con il cibo. Siamo quasi uguali caratterialmente, solo che è più controllata lei. Ha l'autocontrollo incorporato. Non lascia passare niente. Né un pianto liberatorio, né un sorriso sincero. Astrid è tutta controllo, calcolo. Lei è quella che mi sussurra di non mangiare oppure di punirmi con il cibo e il vomito. Mi dice di pesarmi. Mi dice che la mia immagine riflessa in quella vetrina è un mostro obeso. E se non la ascolto, e non sono abbastanza forte, mi prende anche per giorni, e non mi fa uscire.
Gli ho anche raccontato dell'altra, che si è fatta viva di recente. Di lei non so ancora il nome. Ma lei è più lunatica. Più altalenante. Con lei regnano i suoi attacchi di panico, le ossessioni compulsive sull'ordine e la pulizia...e l'autolesionismo. Lei va a briglia sciolta. Ma si fa viva di meno. Forse perché non è ancora così forte da occuparmi i giorni. Mi prende qualche ora della mia vita. Anche se dopo devo io camuffare le sue conseguenze.
Vanno a braccetto Astrid e la Lunatica. Ma le considero mie amiche-nemiche. So che non mi fanno del bene....ma nei momenti peggiori, le cerco. Mi aiutano nel loro contorto modo. Anche se tento di restare me, loro sanno quando divento più debole e prendono il mio posto. Astrid predomina sempre. E la lunatica si fa strada quando può.
Ma adesso io, proprio io, credo la personalità base, sono tranquilla. Confusa anche. Ma adesso ho trovato la mia persona...colei che se mi guarda comportarmi in maniera diversa sa che sono rintanata da qualche parte.
Colei a cui posso parlare se mi succede qualcosa. E potrò dirle tutto. Non ancora tutto tutto...non ci siamo ancora arrivate. Però con calma, per gradi.
Ma almeno so che c'è.

8 maggio 2012

In Unstable Balance

Sono in bilico.
Tra stati emotivi altalenanti.
Tra sorriso e pianto in una frazione di secondo.
Tra un'abbuffata nel cuore della notte e un tè caldo per pranzo.
Tra vomito e un programma da fame.
Tra un tranquillo pomeriggio e un'attacco d'ansia alla sera.



Grazie per tutte quelle che ancora mi leggono. Mi aiutate sempre tanto e non finirò mai di ringraziarvi. Sapere che qualcuno mi conosce un pò attraverso quello che scrivo. Sapere che qualcuno sa cose che anche chi più mi sta vicino non conosce....è rassicurante. Vengo qua e mi sfogo. E mi aiuta. Quindi grazie grazie grazie. :)

6 maggio 2012

Sono appena tornata a casa.
Sono agitata. In confusione.
Ne devo parlare con qualcuno. E...non so...voi, nel bene e nel male, mi state sempre ad ascoltare.
Sono uscita con un mio amico e una mia amica di lunga data. La serata va bene. Ci divertiamo. Poi, lasciata la mia amica sotto casa, io e il mio amico rimaniamo soli in macchina. Ad un tratto accosta in un posto deserto e....non so...incomincia a toccarmi. Non ci do molta importanza, lui ha sempre scherzato così. Non dico che questo suo particolare comportamento mi abbia sempre fatto piacere ma prima gli mettevo le mani a posto e sapevo che scherzava.
Solo che...non so...sono molto confusa...questa sera era troppo insistente. Troppo....attaccato.
Io odio quando la gente mi tocca troppo a lungo. Abbracci troppo prolungati. Tocchi o carezze troppo lunghe. Mi infastidisce pure quando qualcuno sta troppo a lungho con me a braccetto. E questo che sia maschio o femmine.
E stasera, in macchina, con lui che mi tocca il corpo, incomincio a innervosirmi. A esser tesa. A respirare male. A torturarmi le mani.
A provato ad abbracciarmi, a baciarmi. Io lo respingevo sempre e con più forza, cercando di spiegare e farlo ragionare, perché più il tempo passava più ero sull'orlo di un'attacco. Cosa che poi quando, letteralmente, mi é saltato addosso non sono più riuscita a trattenere. Non é andata come sperava...
Mi diceva di calmarmi. Mi prendeva le mano per non permettermi di ferirmi. Mi diceva di respirare bene. Mi chiedeva scusa.
Sono confusa...non so cosa pensare...cosa provare. So solo che mi sono sentita malissimo in quei momenti...non riuscivo manco più a sopportare la sua presenza in macchina. Non ha fatto qualcosa di grave. Da quel punto di vista mi ha solo rubato qualche bacio a forza.  E più respingevo, più lui si spingeva oltre.
Mi sento.....male pure adesso.
E mi faccio schifo.
É questo mio corpo che li fa comportare così?? Queste mie curve troppo abbondanti?? Questo mio seno prosperoso??
Non so...sono confusa e agitata...e sicuro passerò il resto della notte in bianco.

4 maggio 2012

Home Sweet Home ?

C'è qualcosa che mi passa per la testa da tutto il giorno. Ieri sera, dopo il crollo, sono andata a danza. Di solito mi aiuta e, come al solito, la mia maestra ha intuito subito che qualcosa non andava. Nel pomeriggio avevo avuto un'altra lezione con lei ed lì ero attiva, positiva e felice. Ero appena tornata da Roma, dopo un viaggio in treno di 7 ore. Ed ero subito andata a danza, tempo di posare in una casa vuota le valige (e notare che ovviamente nessuno aveva manco tolto quella poca polvere tipica di 4 giorni di assenza dalla mia stanza e aveva ammassato in disordine delle cose che prima erano sparse per casa e ora erano sulla mia scrivania).
Comunque, nello stacco tra le due lezioni ero tornata a casa e immaginate dal post di ieri cosa può esser successo. E alla sera, lei ha notato il cambiamento, ha notato tutto. E, fumandoci una sigaretta fuori dalla palestra, ha pure capito tutto. Ma c'è una cosa che mi ha lasciato un pò....diciamo stranita. Ha affermato che la mia situazione familiare non è per niente buona. E mi ha lasciato un pò confusa perchè me ne sto accorgendo solo adesso. Io, che sono dentro la famiglia, non ho mai intuito veramente quanto fosse messa male. Forse perchè per me tutto questo è normale, è routine. Questa è la mia famiglia, non sono e si comportano tutte così?? Mio padre è assente. Non ha il minimo senso di responsabilità e giudizio. Mia madre è possessiva verso di me. Ma in maniera aggressiva. Io sono la sua ancora di salvezza e il suo vaso in cui mette i suoi problemi. E mio fratello, negli ultimi anni, è come mio padre. Assente. E lo sento sempre più distante. Fra un pò sarà un estraneo. Il resto della famiglia??Mai visti tanto, Natale se tutto va bene, ma negli ultimi anni mia madre ha litigato con i sui fraelli, miei zii, e ormai ci vediamo solo quando è strettamente necessario.
Ma...non mi ero mai accorta che questa fosse la situazione. Io mi sono ritrovata all'età di 13-14 anni completamente sola. A gestire il mio malessere verso il corpo, il bullismo a scuola, una madre in crisi....tutto completamente sola.
Mi viene da piangere se penso a come sono adesso.....una ventenne con problemi con il cibo, l'autolesionismo e attacchi. E, nonostante tutto, continuo a farmi schifo. Ad odiarmi. Ad incolparmi.
Se solo....non so....se solo fossi stata migliore. Più brava. Più forte. Più....quel più qualcosa che non mi faceva arrivare a essere così.

2 maggio 2012

Sono stata assente. Molto assente.
Ho fatto un viaggio a Roma. Ho rivisto persone stupende. E stavo bene. Anzi, più che bene. Posso dire che ero felice. Dormivo poco. Mangiavo pizza e biscotti. Bevevo calorie di alcool. E stavo bene.
Torno a casa...e tutto crolla. Io crollo. Ero a mille ed é bastato metter piede dalla porta di ingresso, e sentire una frase da mia madre che non vedevo da pochi giorni. E tutto é tornato un inferno. Perché?? Perché quello che mi dice quella donna ancora condiziona la mia felicità??
Non ho cenato. Mi era tornata la tempesta dentro e quella voragine che risucchia tutta la mia vita si é scoperta di nuovo.