27 agosto 2012

Fear For The Future

Non sono abbastanza.
Non sono abbastanza brava.

Mi sono iscritta all'università.
Accademia Albertina delle Belle arti a Torino. Corso di Pittura.
Alla fine ho deciso, è quello che voglio fare, quello che mi piace, ma non credo proprio di esserne all'altezza.
Non credo proprio di esser abbastanza brava, o talentosa, o creativa, per poterlo fare.
Non sono abbastanza.

Lo ammetto, ho una fottuta paura di quello che mi aspetterà.
Mi impegnerò al massimo, perché mi piace, ma tutto quello che riesco a immaginare è solo contornato da paura, ansia e panico.
I professori si chiederanno che ci faccio lì. Gli altri allievi avranno pena per le mie modeste capacità. Mia madre dirà che faccio schifo, e me lo rinfaccerà per il resto della mia vita, come ha sempre fatto.

Lo so che sto esagerando, che dovrei avere fiducia in me, eccetera, eccetera, ma non ci riesco.
So che fa tutto parte della mia testa, ma come fai a far tacere i tuoi pensieri??
Come fai a ricostruire un pezzetto di fiducia in se stessi dopo anni in cui il mondo e le persone attorno vedono solo il peggio e non credono in te??

Ce la voglio fare. Ce la posso fare?? Sarà un disastro come tutto il resto della mia vita??
Mah....patetica.


21 agosto 2012

I'm a bad person

Non va bene.
Troppe contradizioni nella testa.
Troppe contradizioni nei fatti.
Non sono una bella persona.
Non voglio esser così.
Non voglio continuare così.
Non ce la faccio più.

Voglio esser perfetta.
Perchè non ci riesco???
E un'altra voce risponde. La sento. Sono divisa in due.

"Perchè sei una fallita. Un'ipocrita. Una stupida. Un'enorme cicciona. Perchè non vali niente. Meno di zero. E devi imbottirti di cibo. E piangere. E vomitare. E non mangiare. E poi tagliati. Guarda il tuo sangue marcio. E sorridi alla gente. E poi piangi. Sei sola. Sei inutile. E sei così lontana dal vero dolore. Non è vero che hai un disturbo. Non è vero che stai male. Ti sei appena ingozzata di pasta. E dici di non voler mangiare più. E sei un'ipocrita. Un'enorme cicciona che si strafoga di cibo. E non sarai mai brava. Tua madre non ti sopporta. Per lei sei una fallita. Gli altri ti vedo e pensano che tu reciti la parte di quella che ha qualcosa, e sai perchè, perchè sei un'ipocrita cicciona e obesa che si mangia il mondo invece di tenere quella stramaledetta bocca chiusa."  

Ma non ha senso.
Niente di tutto questo a senso.
So che è sbagliato....ma lo voglio.
Con tutta me stessa.

Ma la notte porta i sogni...e al mattino l'unica cosa che puoi fare è maledire il fatto di aver aperto gli occhi e di esserti sempre reso conto che la tua vita non cambierà mai.

14 agosto 2012

Ahhh....mi vien da ridere. Da piangere. Da uccidermi.
Com'è stupida quasta mia vita. Come sono stupida.
Sono tante cose e mai quelle che vorrei essere.
Sono troppe le me che si scambiano il mio corpo. Mandano tutto in confusione.
Sono a terra, sdraiata al suolo, da ormai troppo. Colpa che sono stanca, senza forze. Colpa che sono enorme, troppo pesante. Appoggio le mani, cerco di rialzarmi, piego un ginocchio. E mi ritrovo giù. Ci riprovo. Appoggio le mani. E di nuovo giù.
Vedo i vostri piedi. Non si fermano. Camminate sempre, tutti voi, anche quando credete di fermarvi per guardare indietro. Camminate e non vi fermate. Che qualcuno di voi faccia solo questo, e non vivere, lo credo. Ma almeno siete su, riuscite a vedervi negli occhi.
Io posso girarmi, e guardare tutto da sdraiata. No, non voi. Guardo oltre voi, e vedo il cielo. Troppo distante. Troppo infinito.
Chiudo gli occhi e sogno. Sogno di me. Della me perfetta. Non perfetta per tutti, ma per me si. Con i suoi pregi e i suoi difetti. Sogno la me perfetta, che cammina.
Riapro gli occhi e, cazzo, sto piangendo. Piango per quel sogno. Piango per quel cielo infinito che è il mondo.
E poi mi vien da ridere. Da piangere di nuovo.
Riprovo a rialzarmi.
E di nuovo a terra.
E poi mi vien da uccidermi.


Smettiamo di mangiare va?? Così magari riesco ad alzarmi un pò. Così magari dopo riesco ad uccidermi.

3 agosto 2012

Che qualcuno fermi il mio cuore. Fate tacere la mia testa con le sue troppe voci.
Sedatemi oppure uccidetemi. Fate qualcosa altrimenti vaffanculo.
Non voglio una mano tesa davanti a me adesso, voglio un coltello che mi trafigga lo stomaco.
Spezzatemi le ossa...ormai sono talmente rotta che potrei non sentire niente.
Dov'è quell'agonia tanto dolce da avvolgerti l'anima e piantare radici profonde che toccano il tuo inutile e insulso nucleo?
Voglio il vostro disprezzo che mi accarezzi la pelle. Guardatemi e provate schifo nel vedermi, per favore!
Così deve essere, così è il mio mondo ribaltato attraverso i miei occhi.
Gira e gira. Il mondo non si ferma ma a me non interessa più.
Voglio fermarmi. Deperire e disintegrare gli ultimi cocci del mio enorme essere.


Torno a casa e già vengo tempestata dai problemi. La mia famiglia è distrutta.

E si torna a casa.
Non so come andrà a finire.