28 novembre 2012

It isn't right.

Quante volte nella mia vita ho detto la frase "questa volta ce la farò"? Troppe. Troppe volte la mia stupida speranza e la patetica determinazione nel voler cambiare si é rivelata un fuoco fatuo di tre giorni.
Come faccio a sconvolgere questa odiosa abitudine?
Ho il mio obbiettivo a cui aspiro fino a desiderare di morire per esso, ma sono ancora qua.
Ingabbiata in digiuno, abbuffate e vomito.
In un peso che oscilla mandandomi fuori di testa.
Le voci in testa che mi tormentano con parole e urla di accusa e odio. I cambiamenti repentini di personalità e i continui vuoti di memoria che mi indicano il fatto che sono pazza.
Il fatto che nessuno dia l'importanza dovuta al mio dolore, e che io sia la prima a sminuire il tutto.

Non dovrebbe essere così.
Non dovrebbe andare così.

19 novembre 2012

Non riesco ad uscire di casa tranquillamente.
Arrivo sempre in ritardo alle lezioni del mattino.
Alle mie compagne dico sempre che mi sveglio tardi o che il pullman é lento.
Io comunque mi sveglio sempre in orario.
É solo che, al mattino, non riesco proprio ad uscire di casa.
Mi vesto e mi provo centinaia di volte i vari vestiti.
Sento il panico crescere.
Mi guardo allo specchio e piango.
Piango in silenzio perché tutta la casa é sveglia.
Mi disgusta ciò che vedo e non riesco a decidermi ad uscire di casa.
E poi mi sento in colpa. Perché mangio. Perché mento alle mie compagne. Perché sono così fallita da non riuscire ad arrivare neanche puntuale. Perché sono così stupida, grassa e inutile che non riesco a dimagrire come vorrei. A vivere come vorrei.

9 novembre 2012

i hope that everyone can see each other pretty

Osservo tutti intorno a me. Il mio sguardo si sofferma sui particolari.
Ma sopratutto su come si sentono il proprio corpo.
Mi guardo attorno e vedo ragazze con ogni tipo di fisico, che si presentano come se l'avere quei chiletti in più non gli importasse. Come se la loro persona interiore sia tutto quello che è veramente importante. Come se avessero l'autostima di esporsi al mondo per quel che sono e basta.
E anche se portassero tutte una maschera, io le vedo bellissime.
Che siano magre o grasse. Le invidio e le vedo tutte bellissime.
Un bel sorriso. Una bella parlata. Una bella presenza.
Magari si vergognano della propria pancia, ma non ci pensano quando il loro ragazzo le abbraccia.


Una ragazza che conosco è molto in sovrappeso, ma ogni volta che la vedo noto sempre quanto sia bella. Si veste in modo carino e semplice. Una cascata di capelli biondi scuri legati in confusione. Due occhi con una luce verde che sempre sorridono in unione con la bocca.

Un'altra ragazza che conosco, invece, ha il fisico perfetto. Alta e atletica. Gambe bellissime. Capelli neri e occhi scuri. Adora la pallavollo tanto quanto una sacher. Ogni volta ripete che deve mettersi a dieta, ma sorride quando si esce per andare a prendere una fetta di torta con del tè caldo. Ed è bella.

Io no. Io non sono bella. Nè dentro, nè fuori.

Mi chiedo chi abbia insegnato a quelle ragazze ad accettarsi un pò per poter vivere.
Mi chiedo come facciano a non disperarsi per la circonferenza delle proprie cosce.
Mi chiedo perchè non si taglino per la colpa ogni volta che mangiano qualcosa.

Mi chiedo perchè non potevo venir su anch'io così??

Siamo tante ragazze, ma per fortuna non troppe.

5 novembre 2012

Si inizia.
Sveglia tardi. Dormito niente.
Mi preparo. Vorrei potermi sentire accettabile oggi.
Guardandomi allo specchio penso che sono pessima. Bruttissima. Cicciona.
Ma da oggi si cambia.
Bevo 24kcal di cappuccino solubile al volo. Mia madre mi urla che dovrei mangiar qualcosa.
Esco.
E andando a prendere il pullman mi immagino fra qualche mese.
Esami da preparare. Libri da leggere e studiare. Dipingere e creare. Sempre. Non mangiare. Esser magra. Esser quello che ho sempre voluto.
Fare quello che ho sempre voluto.

4 novembre 2012

Tomorrow

Domani parte tutto.
Finalmente inizia l'accademia.
Finalmente riprenderò a fare completamente e seriamente quel che mi piace.
Sarò sempre fuori casa.
Accademia al mattino. Pranzo da saltare. E poi si continua al pomeriggio. E se invece non ho lezione, rimango in centro. Cena da saltare. E infine i corsi all'università popolare.
Potrò non mangiare e sfamarmi di cultura e arte.
Andare avanti a tè, caffè e sigarette.
Studiare in un bar in centro Torino.
E tornare a casa alla sera tardi, così da mettermi nel letto e poi svegliarmi presto al mattino dopo.

Andrà tutto bene. Tutto sarà come doveva sempre essere.

2 novembre 2012

"Sto bene".
E quando lo dico, lo credo, perché gli altri intendono un'altro tipo di bene. Che poi qualcuno, all'infuori della mia testa, giudichi che non sia la verità, é un'altro discorso.
Vero che oggi ho sclerato, da sola, dopo che avevo finito di fare il mio unico pasto della giornata alle 17. Carote e fagiolini.
Ma a me va bene e sto bene così.
Sto bene.
Basta che dimagrisco.