19 settembre 2013

"all'interno aveva scritto qualche verso che ci raffigurava come lo zingaro e il matto, l'uno che creava il silenzio, l'altro che ascoltava con attenzione quel silenzio."

Zingara e matta. Stessa persona.

Sono partita per due settimane.
Sono andata in un luogo fatto da natura, muschio e alberi.
Giornate a cantare e suonare. A fumare tutto il giorno marijuana. A dipingere fino a tarda notte. A camminare in un bosco per ore fino a perdersi. Giornate di pioggia in cui non si faceva altro che dormire. Giornate di sole in cui non si faceva altro che creare qualcosa. Qualcosa di insignificante oppure di meraviglioso. Ma non importa.
In questo viaggio ho scoperto tante cose. Su di me e sulle mie possibilità. Sulle mie capacità.
Ma da quando son tornata vedo davanti a me tante strade tutte buie. Qualunque io prenda, è un andare alla cieca. Ma lei è sempre con me. Sempre. E questo mi rassicura.
Io creo il silenzio. Il silenzio nel mio mondo di caos. Io sono la zingara.
L'altra me è quella che ascolta questo silenzio. Lo ascolta con molta attenzione e lo comprende. L'altra me stessa è la matta. Sono due persone quelle che invadono questo corpo. E non si è mai veramente soli allora??