12 agosto 2014

LOS ANGELES


Domani mattina parto.
Voglio vivere.
Voglio respirare.
Forse sto scappando.
Forse sto sognando.
Sarò la parte migliore di me.
Lontano chilometri da ciò che fa male.
Terre e oceani che mi distanziano da tutto.

Parto e non ritorno.

Un bacio.

6 agosto 2014

Confusa. Confusa. Confusa.
Gli stati d'animo che mi pervadono sono molti.
Riconosco l'ansia, la paura.
Ma anche la tranquillità.

Sono tornata da 6 settimane in cui ho lavorato come animatrice.
Anche quest'anno, altra fantastica esperienza.

Fra una settimana parto.
Ho un volo che mi porterà direttamente a Los Angeles.
Non vedo l'ora cazzo!!

Vorrei orientarmi un pò.
Vedere se riesco a trovare un appiglio, un lavoro, un qualcosa.
Vorrei ricominciare.

Adesso tutto il mio mondo interiore si è tranquillizzato.
Certe volte spunta fuori, in particolari situazioni sopratutto, ma sono più tranquilla.
Più serena.

Vediamo dove andrò a finire?!?!

15 giugno 2014

Giorni stressanti.
Giorni di caldo e di freddo.

Sono una pigra. Faccio tutto all'ultimo minuto.
Avevo da preparare degli esami, e mi ritrovo con l'acqua alla gola.
E due già saltati.

E' che non trovo la motivazione. La voglia.
Non vedo la mia strada in tutto questo.
 
E se prendo e parto?
E non tornassi più indietro.

Ad agosto vado in america.
E se rimango lì?

Sarei una che scappa. Sarei una che molla.
Sarei una che prende la via facile. Non voglio esser così.

6 giugno 2014

Continuo a vivere. Vado avanti. Giorno dopo giorno.
Negli ultimi mesi, mi hanno calpestato, ferito, buttata via. E sono ancora in piedi.
Con meno persone attorno a me. Più solitudine dentro. Ma più consapevolezza.
Incomincio a guardarmi e a non vedere un caso irreparabile. Ma una persona. Con tanti dubbi, tante insicurezze, con molte paranoie, ma anche una brava persona. La gente che ho attorno non se ne rende conto. Vede solo i miei problemi, ma io non sono solo quelli.
Il mio essere è fatto di tutto quello che riguarda il buone e il cattivo.
E io sto scoprendo a riconoscere e a dare importanza alla mia parte buona.
Perchè la gente vede solo la me depressa, autolesionista, malata, conpulsiva, triste. Ma io sono anche altro. Mai una volta che ho rifiutato un sorriso sincero a qualcuno. Mai una volta che non abbia aiutato qualcuno che me lo chiedeva. Mai una volta che abbia criticato o giudicato. Mai una volta che abbia colpevolizzato qualcuno veramente. Mai una volta che non sia stata buona con il prossimo. Di questo mi sono resa conto, ed è forse un pregio e insieme un difetto.
Perchè devo pensare a me. Devo migliorare in molte cose. Ed è quello che farò.
Ovviamente voglio ancora realizzare i miei desideri, sia quelli malati, sia quelli sani. Perchè, dolente o no, io sono tutto questo. Io sono così.

18 maggio 2014

If someone rejects you despite all of your efforts to make them proud, you aren't meant to be by their side.



Devo esser forte.
Devo esser fredda.
Otterrò quello che voglio lottando.
Andando avanti.
Ma dove sbaglio ogni volta?
Perchè non imparo?
Sono stupida.
Devo imparare a essere egoista.
Senza guardarmi indietro.

19 aprile 2014

Mi dispiace.
Sono grassa. Obesa. Schifosa.
Occupo spazio nella tua casa.
Mi dispiace, davvero.
Sono stupida. Idiota. Pigra.
Non riesco a essere abbastanza per te.
Mi dispiace! Davvero, scusami se sono nata.
Sono inutile. Immonda. Lurida.
Consumo aria nel tuo spazio.

Perché non mi hai uccisa da piccola?
Potevi soffocarmi con il cuscino mentre dormivo.
Potevi lasciarmi in un cassonetto.
Perché non l'hai fatto?!?

Capisco perché la gente mi ferisce con sempre più coltelli affilati.
Perché la gente trova facile lasciarmi come fossi spazzatura.

Sono una lurida grassona del cazzo. Tanto inutile quanto fastidiosa.
Continuate le vostre vite, io porrò fine alla mia nell'unico modo che conosco possibile.

31 marzo 2014

Mi sveglio piano, almeno credo, forse sto ancora sognando.
Penso a cosa mi aspetta appena esco dal mio bozzolo di coperte.
Comunque scendo dal letto. Sono stanca. Mi gira la testa.
Ho di nuovo pianto in silenzio, nel buio della stanza?
Vado in cucina. Ho una cosa da fare, e poi ritornerò a dormire.
Apro il cassetto e prendo un coltello. Quello lungo 25cm. Con il manico rosso.
Assaggio la lama con le dita. Piano piano passa sui polpastrelli.
Dirigo la punta verso il petto. Poco più a sinistra dallo sterno.
Sento lo spazio che andrei a creare. Fra le coste, dritte verso un muscolo.
Avrò quella forza nelle braccia? Forse no.
Per penetrare carne e rompere ossa ci vuole molta forza.
E allora mi lascio cadere, la forza di gravità farà il resto.

Questa volta mi sveglio sul serio. Sempre piano comunque.
Bhè, è da tenere in conto ciò che ho appena sognato.

Chissà come sarebbe se mi trovassero riversa in cucina, in una pozza di sangue, con un coltello piantato nel cuore, e la consapevolezza che ho avuto la disperata forza di fare un gesto tanto drastico.

30 marzo 2014

Sometimes Things Just Keep Getting Worse

La mia mente non è più mia.

Scordo cose banalissime, come la mia età.
L'altro ieri sono stata presa dal dubbio.
Come fai a scordarti quanti anni hai?!?
Ho dovuto pensarci e fare un calcolo.

Riesco ad addormentarmi sempre troppo tardi la notte.
E poi mi sveglio di soprassalto due o tre ore dopo.
Il cuore a mille e l'ansia per un qualcosa di viscerale che ti assale da dentro.


Non riesco più a trovar piacere nel fare le cose che prima mi stimolavano ad andare avanti e mi facevano sentir meglio.
Vorrei ritrovare la gioia di dipingere.
E poi ne sta andando della mia carriera universitaria.

Sapete, prima ne avrei parlato con le mie uniche due amiche, ma adesso non posso.
Una non vuole far più parte della mia vita e siamo ex amiche (assurdo, come se fossimo state fidanzate) e con l'altra non ho più neanche due minuti per poter stare insieme perchè, bhè, è la coinquilina dalla prima qui citata. E fanno tutto insieme. Pappa e ciccia come se io non esistessi.
L'altro giorno, ho chiesto a quest'ultima un'oretta del suo tempo per poter prendere un tè insieme, chiacchierare un pò perchè (porca puttana, devo ammetterlo) mi manca.
Cerco di capire e comprendere. Esser ragionevole. Però...
Non valgo un'ora del suo tempo, perchè quel tempo doveva esser speso insieme all'altra, come se non la vedesse tutti i giorni, 24h su 24.

Odio sentire questo dolore sordo misto a delusione.

Non valgo neanche il tempo di un'ora.
Valgo meno di quel minuscolo periodo di tempo che, in confronto alla vita, è un granello di sabbia.

E la notte non dormo.
Ho un dolore lancinante al petto.
Le gambe mi cedono e fanno male.
Vorrei piangere e piangere, ma sarei debole e fragile. E sarei patetica.

Ho deciso che andrò alla ricerca di una pianta di oleandro.
Ho deciso questa via, quando vorrò finalmente farla finita.
Prima però, ho delle cose da fare.
Un bacio e una stretta. Delle ossa e della pelle secca.
E altre ultime cose.
E poi me ne andrò da tutto questo appena le avrò finite.

23 marzo 2014

Continuo a chiedermi, sempre, ogni giorno e notte, perchè non ne valgo la pena?
Perchè è così facile ferirmi e lasciarmi?
Perchè continuo a vivere?

8 marzo 2014

Sono svuotata. Priva di energia.
Ogni giorno mi chiedo perché dovrei svegliarmi e vivere.
Certe volte non mi faccio buttare giù da questo stato depressivo. Mi ripeto che ne vale la pena, alzarmi e andare in accademia, vedere gli amici, e che tutto andrà meglio. Devo solo esser forte. Anche se a fine di queste giornate ci arrivo a malapena sana.
Molte altre volte invece vince questo dolore, e allora piango e mi riparo sotto le coperte. Volendo continuare a dormire per poter sognare. Arrivo a dormire anche 15 ore. Poi mi sveglio e l'unica cosa che faccio é bere tè, mangiare qualcosa e leggere. Da un sogno ad un'altra dimensione.
Mi odio per questo.
Ma giuro...non riesco a scuotermi da questa apatia. Da questo vuoto doloroso. Non riesco a respirare liberamente. Ogni battito del mio cuore é sordo e affaticato.

21 febbraio 2014

La lama traccia una linea sulla carne.  All'inizio é come se trattenesse il fiato, e poi il sangue incomincia a macchiare la pelle.
Io respiro con una smorfia, e poi rilascio un sospiro.
Questo dolore sordo, bruciante, fisico, mi acutizza i sensi, mi rilassa la mente, mi fa ribattere il cuore.
Mi trasmette pace in questo uragano malato di sofferenza che sento, giù, per tutta la mia anima.
Ma questa pace dura poco.
Ho bisogno di un'altra linea infuocata che si colora di rosso.
Ho bisogno di non sentire questo dolore del mio essere. Altrimenti non respiro, inizio ad agitami, e tutto sarebbe esplosione.
Un'altra volta la lama solca il mio braccio.
Smorfia e poi sospiro. Di sollievo.

Dopo molto, sono intontita. Rilassata.
La mia mente é vuota. Il mio essere in un limbo senza emozioni.
Il mio corpo é percorso da tremiti.
Sono stanca. Mi si chiudono gli occhi.
E ho freddo. Molto freddo.

Guardo il mio braccio. Sono più profondi questa volta, e ne conto 11. Freschi.
Almeno mi sono fermata, controvoglia, ma l'ho fatto.

Buonanotte

fa male ragazze
mi stanno lacerando in due
fa molto male
fatelo fermare
voglio che smettano.
non voglio più provar dolore
fa male
molto male
sto piangendo
e non riesco a non pensare
dannazione
perchè fa così male
perchè mi ha ferito così tanto
così profondamente
perchè non ha saputo accettarmi
perchè sono così sbagliata
perchè sono così

19 febbraio 2014

I'm a failure

Una cosa mi si chiede di fare bene...e non ci riesco.
Dovevo dare almeno 4 esami in questa sessione..e già tanto se ne riesco a passare almeno uno.
Il primo anno ho seguito 8 corsi...e di quelli ho dato solo 2 esami.
Nel secondo anno sto seguendo 10 corsi...e a giugno ci sarà la prima sessione per il secondo anno...a cui si andranno ad aggiungere i 5 dell'anno precedente che mi sto trascinando dietro.
Sono una fallita.
Sono. Una. Fallita.
Stupida.
Stupida.
Non riesco a concentrarmi.
Rimando tutto all'ultimo.
Come tutto nella mia vita.
Devo cambiare.
Essere migliore.
Devo impegnarmi.
Sono arrivata a sto punto perché sono un fallimento inutile che occupa spazio e consuma ossigeno.

14 febbraio 2014

Am I Abnormal?

Sono anormale?
Un'anomalia nata da un pensiero distorto?

Ieri sera è morta la mia ultima nonna. La madre di mia madre.
Stava bene. Ha cenato, si è sdraiata sul letto e si è semplicemente addormentata, per non più risvegliarsi.
E' stata la nonna che mi ha cresciuto quando ero piccola e i miei non potevano permettersi di mandarmi in asilo e dovevano lavorare.
Era quella che chiamavo "mamma", e ogni volta che qualche vecchietto troppo impiccione mi diceva che era mia nonna e non mia mamma, io, dalla impertinente età di 5 anni rispondevo "è la mamma di mia mamma e le voglio bene".
Era quella che mi portava sempre con lei a far la spesa al mercato, e mi ha fatto apprezzare la frutta di quella buona, la verdura fresca, la cucina meridionale.
Era quella che mi rincorreva per le vie dei boschi quando passavamo l'estate su in montagan. E che mi portava a raccogliere more e lamponi che crescevano selvatici in quei luoghi.
Era quella che al mattino sempre latte fresco, della contadina vicina, appena munto, in cui inzuppavamo dei taralli giganti all'olio d'oliva e finocchio. Lo so che sembra strano, ma era la cosa più buona del mondo. E alla sera a giocare partite inteminabili a carte, tombola o cruciverba, dimenticandosi completamente della televisione.
Lei era mia nonna.
Che poi, la morte di mio nonno, più di 10 anni fa, l'ha cambiata.
Era diventata più stanca, più distratta, più malferma sulle gambe che l'avevano sempre portata a camminare e ad andare avanti, senza mai fermarsi, da vera donna meridionale.

Adesso...tutti piangono, io no.
Tutti si sorprendono per questa morte improvvisa, io no.
Sono sbagliata? No, giusto?
Insomma, era anziana. Era il momento. Perchè esser tristi?

Adoravo mia nonna, ma non sono triste per la sua morte.
Non sono troppo sorpresa.
Non rimpiango di non averla vista per "un'ultima volta".
Le voglio bene e lei ne voleva a me. Questo non cambia.
La morte non toglie questo sentimento.

Sono cinica? Senza cuore?
No, ma mi chiedo perchè non sento tutta questa tristezza che tutti gli altri provano e mostrano.
Forse perchè, comunque, ho sempre saputo che prima o poi sarebbe arrivata. Ma ha vissuto, e anche a lungo, ha amato, riso, pianto e respirato.  La morte non toglie tutto questo.
La morte fa parte della vita. L'anima, lo spirito o qualunque cosa può definire un essere, quando si stacca dal corpo terreno, è giusto così.
La morte non è tristezza, disperazione, rimpianto, dolore. Non è neanche gioia e felicità.
Ma è neutra. Una tappa del nostro essere. Immutabile e inevitabile.
E avere paura di qualcosa di inevitabile, è inutile.
Provar tristezza o dolore per qualcosa di immutabile, è vano.

Tutti diventeremo polvere. Tutti ritorneremo a esser niente.

10 febbraio 2014

Sono passati 9 giorni dal primo febbraio. E ho perso solamente 1.5kg.
Pochi. Troppo pochi.
Sono ancora determinata. Adesso è il momento di lottare.
Solo un pochino demoralizzata ma non voglio abbattermi.


Prendo l'ABC diet...di nuovo. Non sono mai riuscita a finirla. Questa è un'altra prova.



Ad agosto voglio andare negli USA. Starei a Los Angeles per tre mesi con una mia amica che si trasferisce lì già da subito con il suo ragazzo americano. Dovrò esser perfetta.
Sarà l'opportunità per avviare una nuova vita. Lontano da qui. Lontano da tutto.
Ritornerò poi a novembre per iniziare l'ultimo anno di Accademia. E dopo la tesi a giugno 2015 o settembre 2015...mi trasferisco in America.

Adesso devo solo trovare un lavoro del cavolo...e andare bene in Accademia.

Kiss


1 febbraio 2014

28 Days



Voglio cambiare, secondo le mie regole.
Ultimamente la gente da per scontate tante cose su di me.
Che non dovrei star male su qualcosa che mi dicono gli altri. Ma se quel qualcosa arriva da una che credevi una delle tue migliori amiche? Dovrei essere del tutto insensibile? Mi spiace, sono debole!
Ma cambierò. Diventerò forte. E mi lascio tutto alle spalle.
Non ci rimetterò più il cuore.
Sembra che qualunque cosa io posso pensare, fare, dire o anche solo immaginare, sia irrimediabilmente sbagliata. Ci sono già io e le altre nella mia testa che ci giudichiamo, non ho bisogno di altri pareri. E se non li chiedo, taci!
Posso esser malata, pazza o psicotica per le voci che sento, ma non sono stupida.

Adesso...è il 1° febbraio. Voglio cambiare, e incomincio oggi.
Per tutto febbraio righerò dritto. Non cambierò rotta. Sono determinata e decisa.

Dieta programmata. Esercizio fisico pure.
Mangiare poco. Bere spesso.
Peso iniziale. Obbiettivo tra 28 giorni.

E poi voglio trovarmi un lavoro. Non occasionale.
Voglio fare tutti gli esami al meglio.
Riprendere a suonare e dipingere senza pensieri. 
E tanti altri progetti e sogni...che vi racconterò. Quindi cercherò di tenervi sempre aggiornate.

E grazie, per chi ancora mi segue.

26 gennaio 2014

Devo essere egoista
Penso sempre prima alle altre persone.
Io vengo sempre dopo. Come scarto.
Ma nessuno, intorno a me, fa lo stesso.
Così però mi sto sputtanado cuore, anima e corpo.
La mia pelle è segnata da tagli sanguinanti che sento anche dentro.
La mia anima marcisce sempre più al suono delle parole crudeli che mi rivolgono.
Non posso continuare così.
Devo pensare a me. Come fanno tutti.
E che gli altri si fottano.
E se non comprendono, avrò sprecato il mio cuore nel darglielo.
Ahah...non imparo mai, cazzo!!


 
 

25 gennaio 2014

Fa male. Molto male.
Lasciatemi in pace. Lasciatemi sola.
Sapete solo ferire. Tagliare.
E io sanguino nel tentativo di starvi dietro.
Io annaspo nella vostra voglia contorta di relazione.
Un'amicizia è semplice.
Dovrebbe essere un qualcosa nel dare e ricevere senza pretese.
Senza domande.
Se non ti posso dare la mia presenza ogni singolo giorno, non me la chiedere.
Senza illusioni, senza pensieri.
Troppe volte la gente si aspetta cose che altri non posso dare, semplicemente perchè loro ne sono capaci.
Non si può comprendere che ognuno è diverso. Che tutti la pensano in maniera differente.
Perchè non si accetta?
Io ho imparato a non aspettarmi niente dagli altri. Ho imparato a non dare niente per scontato.
Dovrebbero farlo anche gli altri, perchè danno per scontate troppe cose, pensando di aver ragione.

24 gennaio 2014

La scorsa settimana ho "litigato" con una delle mie migliori amiche.
Ero (e sono) stanca di farmi trattare come una pezza per il culo, sentirmi una merda totale, e esser giudicata sbagliata solamente perchè abbiamo certi pareri diversi.

Prossima settimana ho deciso che farò da modella. Posarò. Nuda.
Un signore che frequenta il corso di disegno del nudo, fa venire chi vuole e può a posare a casa sua per esercitazione.
E' un signore anziano molto gentile. Ha una moglie fantastica che lo comanda e lo bacchettona sempre.
E poi paga. E molto molto bene.
E io ho bisogno disperato di soldi.

Sono già stata a casa sua un paio di volte come ospite per disegnare, e nel mentre posavano delle mie amiche.
Quindi non mi preoccupo di eventuali aggressioni o molestie.

Però sono terrorizzata e in paranoia per un'altra cosa. Nudità.
Non tanto per il fatto che sarò nuda e il mio seno o le mie parti intime saranno esposte.
Non ho un problema con la nudita in senso "sessuale".
Ho visto così tante donne e uomini nudi nel corso della mia istruzione artistica che sinceramente non mi interessa.
Il problema è il mio corpo. Flaccido.Grasso. Disgustoso.
Oddio!! Mostrarlo con nessun vestito addosso che possa nascondere questo orrore.

Ma devo farmi forza. Ho già detto che ci vado, e non mi rimangio la parola data. E sono soldi.
Sarò solo un corpo da disegnare.

13 gennaio 2014

Don't let them see inside

Ho lasciato che qualcuno mi guardasse dentro.
Raccontando una parte del mio essere, mi sono esposta.
Non l'avessi mai fatto.
Mi stanno distruggendo.
Persone egoiste ed egocentriche, piene di se, sempre a giudicarti.
Non mi stanno aiutando..mi stanno uccidendo. Peggiorano le cose.
Le voci si sono fatte risentire più forti di prima.

9 gennaio 2014

Come si può avere un minimo di amor proprio quando anche le persone che dicono di amarti, ti criticano, ti giudicano, ti sviliscono?
Come può una persona amica ripeterti sempre all'infinito che sei sbagliata, che il tuo pensiero del mondo è sbagliato, che devi cambiare, che, come sei adesso, non vai bene?
Le persone a me vicino continuano a darmi il loro pensiero, su come dovrei essere, su come dovrei agire, su come dovrei vivere.
Sbirciano i miei pregi e li buttano via, perchè vogliono solo vedere i miei infiniti difetti.
Perchè non vado bene così?
Perchè non vado bene?
Perchè?
Come se il mio insulso, orribile essere non dovrebbe neanche respirare l'aria di quasta terra popolata da gente egocentrica e perbenista.

Mi chiedo se ci sarà mai qualcuno che mi guarderà e mi dirà che andrò bene.
Perchè tutto mi porta a una sola via.

Sono stanca di gente che si prende la libertà di guardarmi dall'alto in basso solo perchè loro "non hanno" i miei problemi.
Sono i miei problemi, stronzi. E sono io. Fatta così.
Ficcatevi su per il culo quell'inutile senso di ragione che avete sviluppato attraverso una società bigotta e putrida, e andate a guardarvi in un fottuto specchio.