15 giugno 2014

Giorni stressanti.
Giorni di caldo e di freddo.

Sono una pigra. Faccio tutto all'ultimo minuto.
Avevo da preparare degli esami, e mi ritrovo con l'acqua alla gola.
E due già saltati.

E' che non trovo la motivazione. La voglia.
Non vedo la mia strada in tutto questo.
 
E se prendo e parto?
E non tornassi più indietro.

Ad agosto vado in america.
E se rimango lì?

Sarei una che scappa. Sarei una che molla.
Sarei una che prende la via facile. Non voglio esser così.

6 giugno 2014

Continuo a vivere. Vado avanti. Giorno dopo giorno.
Negli ultimi mesi, mi hanno calpestato, ferito, buttata via. E sono ancora in piedi.
Con meno persone attorno a me. Più solitudine dentro. Ma più consapevolezza.
Incomincio a guardarmi e a non vedere un caso irreparabile. Ma una persona. Con tanti dubbi, tante insicurezze, con molte paranoie, ma anche una brava persona. La gente che ho attorno non se ne rende conto. Vede solo i miei problemi, ma io non sono solo quelli.
Il mio essere è fatto di tutto quello che riguarda il buone e il cattivo.
E io sto scoprendo a riconoscere e a dare importanza alla mia parte buona.
Perchè la gente vede solo la me depressa, autolesionista, malata, conpulsiva, triste. Ma io sono anche altro. Mai una volta che ho rifiutato un sorriso sincero a qualcuno. Mai una volta che non abbia aiutato qualcuno che me lo chiedeva. Mai una volta che abbia criticato o giudicato. Mai una volta che abbia colpevolizzato qualcuno veramente. Mai una volta che non sia stata buona con il prossimo. Di questo mi sono resa conto, ed è forse un pregio e insieme un difetto.
Perchè devo pensare a me. Devo migliorare in molte cose. Ed è quello che farò.
Ovviamente voglio ancora realizzare i miei desideri, sia quelli malati, sia quelli sani. Perchè, dolente o no, io sono tutto questo. Io sono così.